La prima volta che ho visto le opere di Luca Checchinato mi è tornata subito in mente Scrump, la piccola bambola di Lilo nel film d’animazione della Disney Lilo & Stitch, i cui lineamenti ricordano molto lo stile di questo illustratore di Latina, che, oltre a lavorare nella comunicazione aziendale come professione, gestisce e arricchisce ogni giorno la pagina Instagram oignon_cercatoridistelle.
Dal tratto leggero e dai colori pastello, i suoi disegni hanno un carattere unico e speciale, personaggi noti di film, serie tv e videogiochi diventano grazie alla capacità di Luca morbide bambole di pezza illustrate.
Un’esplosione di colori tenui che riempiono interamente lo spazio di disegno, anche grazie ad uno sfondo corposo su cui poggia il personaggio protagonista dell’opera. Ogni parte del disegno assume morbidezza, rotondità, nonostante nella realtà sia steso su una superficie lineare: il tutto è reso possibile grazie alle tecniche che potete leggere nelle prossime righe.
L’artista utilizza la tecnica di disegno Oignon, proprio per la forma a cipolla dei soggetti rappresentati, con una testolina tonda e decisamente più grande del corpo e un volto decorato da quelle che vogliono essere allo stesso tempo cuciture e rattoppi colorati della stoffa e cicatrici della pelle.
Gli Oignon nascono nel 2014, in un periodo in cui Luca aveva smesso di disegnare, un’attività che inizia a percepire più come un obbligo che una passione. Un mattino, in modo del tutto casuale, il suo sguardo si rivolge a una semplice bomboniera poggiata in casa: aveva la forma di una palla decorata con alcuni bastoncini di essenze profumate: senza dubbio, quello era già un Oignon! L’ispirazione è immediata, scrive in poco tempo una storia e un’ambientazione, i personaggi prendono forma con tanta naturalezza. La graphic novel Oignon, cercatori di stelle, autoprodotta dall’artista, viene presentata alla Biennale di Roma nel 2015, conquistando nell’immediato il cuore di moltissime persone, tanto da rendere possibile la nascita dei Ritrattoignon, con cui Luca, partendo da una foto, trasforma le persone nei suoi buffi personaggi. Questo supporto e incitamento lo spingono a proseguire con tanta motivazione. Da quel momento in poi la sua carriera cresce e sviluppa senza fermarsi.
Altra tecnica utilizzata è l’Ubi Humunculus, molto simile alla precedente, si basa sull’accentuazione in modo caricaturale di alcune parti del corpo, così come gli originali homunculus motorio e sensoriale utilizzati nelle scienze ottocentesche. Si tratta di una riproduzione del corpo umano che definisce le dimensioni delle varie parti in base alla quantità di informazioni esse inviano al cervello tramite i recettori sensoriali e motori. Più una determinata parte invia informazioni più sarà rappresentata in grande. Ne deriva così l’immagine di volto e mani molto più ampi rispetto al resto del corpo.
A tal proposito, un interessante progetto di Luca Checchinato in collaborazione con lo scrittore Loris Fabrizi, è Ubi – il suo nome è proprio la parola “dove” in latino – un piccolo e tenero omino di legno, con delle foglioline verdi per capelli e un nodino per occhio, che potrà trovare un posto nel cuore e sugli scaffali di molte famiglie. Ubi, storia di un Homunculus sarà infatti a breve un libro illustrato di avventure fantastiche pubblicato dalla casa editrice La Strada per Babilonia, adatto a bambini e adulti di ogni età. Si tratta della prima opera edita da una casa editrice, un sorprendente regalo di Loris per Luca, legati da tempo in un saldo rapporto di amicizia.
Sempre del 2015 un esperimento complesso e molto riuscito è la riproduzione del quadro di Johannes Vermeer La ragazza con l’orecchino di perla. L’opera, che ripone tutto il senso nello sguardo della protagonista, si presenta assai ardua da riproporre nella tecnica adottata da Luca, ma nonostante ciò ne deriva un’illustrazione eccezionale, tanto da ricevere per questo un importante riconoscimento dal critico d’arte Vittorio Sgarbi a Palermo dove tra 700 artisti riuniti all’evento L’isola che c’è ne esce vincitore. Le parole del critico si imprimono nella sua mente diventando guida per il suo futuro. Sgarbi infatti si rivolge a Luca affermando che l’unicità e tutto ciò che conta oggi, e che le sue opere sono davvero uniche e riconoscibili nell’immediato.
L’anno seguente è un anno ricco di premi e crescita professionale per Luca. Presso la sede di Ea edizioni a Torino viene premiato dal direttore della rivista Effetto Arte come Artista Doc. Inoltre la riproduzione del quadro di Leonardo da Vinci Dama con l’ermellino gli permette di ricevere il riconoscimento di Maestro d’arte al Monreale Art History e un premio conferitogli da José Dalí, figlio del noto artista Salvador Dalí, presso Palazzo Clerici a Milano.
Tra le opere che più mi hanno colpito, oltre alle già citate riproduzione di opere d’arte della storia, tra cui l’Escher Oignon remake, fedele riproduzione dell’opera più famosa di Escher, Mano con sfera riflettente, del 1935, tutta nel suo stile, abbiamo un paffuto e piccolo Dante Alighieri che osserva una mezzaluna spigolosa dal volto spaventato perché aggrovigliata tra i rovi della selva oscura, rappresentazione di quello smarrimento esistenziale che spinge il poeta a intraprendere il lungo cammino di scrittura della Divina Commedia. Il disegno viene pubblicato su Instagram il 10 aprile 2020, giorni in cui, nel 1300 l’opera è ambientata.
Luca Checchinato rielabora personaggi e immagini ben conosciute nella cultura occidentale, al fine di offrircele con un volto nuovo, stupefacente, visto con i suoi occhi, passando da Super Mario e Wonder Woman a Betty Boop, da Bart Simpson a Harry Potter e i Puffi, intervallati da opere con personaggi inediti, video dei making of e molte rappresentazioni di Alice nel Paese delle Meraviglie.
Mostri sacri dell’immaginario collettivo si trasformano in personaggi semplici, diretti, comprensibili e uniti da caratteristiche comuni, che in fin dei conti “sono teste tonde con due buchi” come Luca stesso afferma.
Personaggi tanto diversi tra loro, grazie a lui, iniziano ad avere un punto in comune, ad essere simili e comparabili all’interno di un mondo in cui in realtà hanno sempre convissuto, quello dell’intrattenimento, dell’arte contemporanea, della comunicazione e della letteratura nelle varie epoche storiche.
Un viaggio a tutto tondo, sia nella nostra cultura, sia in queste linee di matita.
In copertina: Luca Checchinato, Game of “thrOignon”. Tutte le illustrazioni sono state pubblicate per gentile concessione dell’autore.