Ci sono canzoni che attraverso le voci, gli strumenti e la sensibilità degli artisti che le interpretano cambiano pelle, cambiano colore: sono le cover.
Abbiamo pensato a un podcast che raccontasse la loro vita imprevedibile lungo gli anni e addirittura i secoli, seguendo le loro diverse forme.
Le cover: come nascono, perché si chiamano così, e soprattutto: perché questa parola ci sta antipatica? Beh, quando qualcosa ti sta antipatico e non puoi combatterlo, ci fai un podcast.
In questa puntata vi raccontiamo la storia del lungo percorso che ha portato a House of the Rising Sun degli Animals, dalle ballate inglesi al furto di un losco figuro che ha ricevuto il Nobel.
Com’è che una canzone cantata da una suora in un musical è diventata fondamentale per la storia del jazz? E cosa c’entra Ariana Grande? Vi raccontiamo di My Favorite Things.
Questa è la puntata che ha dato origine al podcast (scoprirete perchè). Parliamo di improvvisazioni, di testi, traduzioni che diventano tradimenti e di Leonard Cohen. E di Suzanne, ovviamente.
In che modo la pubblicità di una cura dimagrante è diventata un inno dei rave inglesi negli anni ‘90? Vi raccontiamo la storia di You’ve Got the Love, canzone multiforme e ubiqua.
Cosa c’entra il Concilio Vaticano II con Mercedes Sosa? La puntata di oggi esplora il viaggio della Misa Criolla, un’opera spirituale frutto di un lavoro collettivo, che ha portato alla fama il folclore argentino in tutto il mondo.
Nella puntata di oggi vi raccontiamo di Amandoti, canzone scritta dal frontman di un gruppo punk filosovietico per il teatro e approdata in qualche modo ai Måneskin e alla solidarietà curda.
Una delle canzoni che vanta più cover in assoluto: Summertime. Scritta da Gershwin, ha saputo spaziare attraverso ogni genere esistente: dal soul al rock, da Miles Davis a Lana del Rey.
Questa nona puntata lega tre personaggi insospettabili: John Lennon, Barbra Streisand e Mia Martini. Cos’hanno in comune? Che domande: una cover, cos’altro?
In questa puntata si parla di colonialismo, appropriazione culturale e di come una melodia improvvisata da un operaio sudafricano abbia finito per arricchire Pete Seeger, i Tokens e la Disney, ma non la sua famiglia.
Com’è nata una delle più belle canzoni italiane? E com’è finita a cantarla Ornella Vanoni? C’entrano una canzone sdolcinata, le dittature brasiliane, una traduzione ispirata e un rifiuto.
Nel 1689 una scena dell’Eneide ispirò il compositore inglese Purcell: tre secoli dopo Jeff Buckley e Annie Lennox, due artisti provenienti da un mondo completamente diverso, si sono lasciati guidare proprio dalla sua musica.
Cover è un podcast ideato e condotto da Andrea Poletto. Lo puoi trovare su queste piattaforme: